| (Testo CEI74) 4 Fiducia in Dio
1Elifaz il Temanita prese la parola e disse:
2Se si tenta di parlarti, ti sarà forse gravoso? Ma chi può trattenere il discorso?
3Ecco, tu hai istruito molti e a mani fiacche hai ridato vigore;
4le tue parole hanno sorretto chi vacillava e le ginocchia che si piegavano hai rafforzato.
5Ma ora questo accade a te e ti abbatti; capita a te e ne sei sconvolto.
6La tua pietà non era forse la tua fiducia e la tua condotta integra, la tua speranza?
7Ricordalo: quale innocente è mai perito e quando mai furon distrutti gli uomini retti?
8Per quanto io ho visto, chi coltiva iniquità, chi semina affanni, li raccoglie.
9A un soffio di Dio periscono e dallo sfogo della sua ira sono annientati.
10Il ruggito del leone e l'urlo del leopardo e i denti dei leoncelli sono frantumati.
11Il leone è perito per mancanza di preda e i figli della leonessa sono stati dispersi.
12A me fu recata, furtiva, una parola e il mio orecchio ne percepì il lieve sussurro.
13Nei fantasmi, tra visioni notturne, quando grava sugli uomini il sonno,
14terrore mi prese e spavento e tutte le ossa mi fece tremare;
15un vento mi passò sulla faccia, e il pelo si drizzò sulla mia carne...
16Stava là ritto uno, di cui non riconobbi l'aspetto, un fantasma stava davanti ai miei occhi... Un sussurro..., e una voce mi si fece sentire:
17«Può il mortale essere giusto davanti a Dio o innocente l'uomo davanti al suo creatore?
18Ecco, dei suoi servi egli non si fida e ai suoi angeli imputa difetti;
19quanto più a chi abita case di fango, che nella polvere hanno il loro fondamento! Come tarlo sono schiacciati,
20annientati fra il mattino e la sera: senza che nessuno ci badi, periscono per sempre.
21La funicella della loro tenda non viene forse strappata? Muoiono senza saggezza!».
| (Testo TILC) 4 PRIMO CICLO DI DISCORSI
1A questo punto Elifaz, della città di Teman, disse: ELlFAZ
Dio punisce chi sbaglia
2'Giobbe, potrà dispiacerti, ma non posso fare a meno di dirti quel che penso:
3Tu, per molti, sei stato un maestro, hai consolato chiunque era abbattuto.
4Con le tue parole hai dato forza agli sfiduciati, coraggio a quanti tremavano le ginocchia.
5Ma ora, che sei stato colpito anche tu, diventi impaziente e non ti sai rassegnare.
6Tu che confidi in Dio, e sei irreprensibile, perché non hai fiducia e speranza?
7Sai bene che nessun innocente è morto nella disgrazia; gli onesti non vengono distrutti!
8È certo invece che miete tempesta chi semina vento!
9Dio è in collera contro di loro, li consuma, li stermina.
10Urlino pure come leoni, Dio spezza i loro denti;
11come i leoni, essi muoiono per mancanza di preda e i loro figli sono dispersi.
Nessuno è giusto davanti a Dio
12'Ho sentito una parola, l'ho percepita appena, come un bisbiglio.
13Come un incubo notturno incombe su uno che dorme,
14io fui preso dal terrore, cominciai a tremare, il gelo mi entrò nelle ossa,
15un soffio leggero sfiorò la mia faccia, mi si drizzarono i capelli.
16C'era qualcuno davanti ai miei occhi, ma non potevo vederlo bene. Una voce misteriosa sussurrò:
17'Nessuno è giusto davanti a Dio, nessuno è puro davanti al suo creatore.
18Dio non conta nemmeno sui suoi servitori celesti, trova difetti anche nei suoi angeli;
19tanto più ne trova negli uomini che abitano in case d'argilla, con le fondamenta nella polvere. Questi vengono schiacciati come vermi,
20polverizzati nel volgere di un giorno, periscono tra l'indifferenza di tutti.
21Se il filo della loro vita viene spezzato, muoiono senza aver imparato niente di saggio'.
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